Regio tratturo Pescasseroli – Candela

 

Il Tratturo rappresenta uno delle infrastrutture più importanti della storia economica e sociale dei territori che nell’antichità erano interessati dalla migrazione stagionale degli armamenti. La via divenne successivamente percorso di transumanza per i pastori di Puglia (Candela) che portavano le greggi e le mandrie all’alpeggio in Abruzzo (Pescasseroli). I tratturi sono un fascio di strade, mulattiere e sentieri che per secoli sono stati percorsi dai pastori che portavano le greggi e le mandrie dai pascoli estivi in quota alle masserie di pianura dove svernare. Sono percorsi lunghi decine o centinaia di chilometri e sono una caratteristica tipica delle zone interne dell’Italia centro-meridionale. L’area di maggiore concentrazione è la grande Regione dei Tratturi, localizzata in Abruzzo, Molise e Puglia, con propaggini significative anche nel Lazio, nella Basilicata, nel Sannio e nell’Irpinia campani.

Il cammino sul tratturo ha un limitato dislivello, raramente impervio. Ci si può passeggiare o fare trekking di più giorni, con sosta nelle locande di paese o negli accoglienti agriturismi.

L’antico paesaggio pastorale si modifica sotto l’impatto di fenomeni nuovi:, passeggiare sui tratturi diventa così un’inaspettata occasione per capire l’Italia che cambia.

Regio Tratturo Pescasseroli (AQ) – Candela (FG)

Il tratturo Pescasseroli-Candela, in particolare, è lungo 211 km, dei quali 40 km ca. in Abruzzo e 70 km in Molise ed è il terzo tratturo italiano per lunghezza,. Il suo tracciato va dall’Abruzzo alla Puglia, passando per Molise e Campania, da Campomizzo, a nord di Pescasseroli (AQ), alle sorgenti del Fiume Sangro (in quel territorio che oggi è il Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio, Molise), tocca nel tratto molisano alcuni importanti centri come Isernia, Bojano e Sepino, fino ad arrivare nel Tavoliere delle Puglie e precisamente al confine fra Candela ed Ascoli Satriano nel foggiano. La larghezza del tracciato è di circa 60 metri, anche se la larghezza originaria era ben più ampia. Secondo alcuni storici ricalcherebbe il percorso di una antica via consolare romana la Via Minucia, un’antica via consolare romana che era utilizzata dalle legioni che da Roma dovevano raggiungere Brindisi. Le regioni attraversate presentano differenti caratteristiche morfologiche, geologiche, climatiche nonché una diversità di vegetazione, flora, fauna ed uso del territorio. Si parte da quote superiori ai 1000 metri, tra le alte montagne del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, discendendo gradualmente la Valle del Sangro, lungo il versante adriatico. Il Tratturo attraversa anche alcuni Siti di Importanza Comunitaria (SIC), aree che fanno parte della «Rete Natura 2000», godendo di protezione particolare a livello europeo.

 

Il Pescasseroli-Candela è una grande strada verde, andata in abbandono negli anni Sessanta ma negli ultimi anni sempre più operatori turistici e società sportive utilizzano l’antico tracciato per il trekking a piedi e le escursioni a cavallo. Il tracciato è delimitato da 1.546 termini lapidei di confine con i privati e, a tratti, da muretti a secco e siepi. Lungo il tracciato del tratturo si incontrano edifici e manufatti che nei secoli hanno rappresentato punti nodali del commercio e della sosta, tra i quali le taverne e le masserie. Si annovera la presenza luoghi di culto, come le cappelle, legate alla Madonna e a San Michele Arcangelo, a protezione dei pastori contro i malanni e i pericoli. Inoltre lungo il sistema tratturale del Pescasseroli-Candela sono legate anche diverse aree archeologiche.
Fra queste si ricordano l’Area archeologica di Isernia, legata all’Homo Aeserniensis; l’Area archeologica di Altilia, vicino Campobasso, città prima sannitica e poi romana. Poco distante dal passaggio del Tratturo, in Molise, c’è anche il sito archeologico Sannita di Pietrabbondante (IS).

L’itinerario – Pescasseroli-Candela

  1. Pescasseroli (Aq):

Sede dell’ente Parco Nazionale d’Abruzzo, adagiato su una Conca all’ingresso dell’Alta Valle del Sangro a mt. 1167 sul livello del mare. Di interesse storico ci sono i ruderi di Castel Mancino.

Alloggi:

  • Hotel alle Vecchie Arcate*** – Via della Chiesa, 57/A

  • Hotel Orso Bianco*** – Via Collacchi, 1

  • Abergo del Sangro – Via Oppieto snc

 

  1. Castel di Sangro:

Castel di Sangro è considerato il comune principale dell’intero comprensorio altosangrino ed è sede della Comunità Montana dell’Alto Sangro e dell’Altopiano delle Cinquemiglia. Posto in parte sul declivio di una rupe, ha un nucleo storico costituito da vecchie case e dominato dalla Basilica di S. Maria Assunta in Cielo. Castel di Sangro vanta origini antichissime e durante il dopoguerra, occupava una posizione molto favorevole per il commercio, all’incrocio di importantissimi tracciati stradali e percorsi naturali, in particolar modo la Via Degli Abruzzi inoltre trovandosi sulla direttrice della “Linea Gustav” Castel di Sangro fu bombardata e distrutta nel 1943, nonostante questo la cittadina vanta un centro storico e dei monumenti ben conservati.

Alloggi:

  • B&B Il Postale – Corso Vittorio Emanuele, 11

  • Hotel Il Tiglio – via XX Settembre 132/134/136

  • Il lavatoio Dimora Storica*** – Via Paradiso

  1. Isernia:

Peculiarità del territorio è la presenza dei Tratturi, i quali, oggi sono tutelati come bene archeologico nel cuore dell’Italia Centrale. Il suo territorio è completamente circondato dai monti, quelli del Matese a nord e delle Mainarde a sud. Sempre nella parte meridionale, la cittadina ha una è bagnata dalle acque del fiume Sordo. I

Alloggi:

  • B&B Gli Orti – Via Kennedy 2/a

  • Alba B&B – Via Wagner

  • B&B La Contessa – Viale dei Pentri, 239

 

  1. Sepino:

Sepino è un centro di pianura, situato ai piedi del Matese e aperto sulla valle del Tammaro. l paese è sulle pendici del Matese e il paesaggio è segnato dal tratturo Pescasseroli-Candela, lungo il quale si trova l’antico municipium romano di Saepinum..Visitando quest’area archeologica si possono vedere i luoghi tipici di una cittadina romana: il teatro, il foro, la basilica, le terme, la cinta muraria con le porte di accesso. Sepino è nata sul tratturo come posto di sosta per le greggi e i pastori che percorrevano le vie della lana L’impostazione urbanistica romana è evidente dal cardo e decumano della città nuova e dai preesistenti assi viari utilizzati dai Sanniti.

Alloggi:

  • Antica Taverna del Principe – C.da Piana dell’Olmo, 3

  • Agriturismo Le Coccole – C.da Riponi (6,5 Km da Sepino)

 

  1. Candela (Fg):

E’ un borgo collinare di origini medievali. Sorge su un’altura, nel territorio della Daunia Meridionale. Fa parte della Comunità Montana Sub-Appennino Dauno Meridionale. Di rilevante importanza per la storia locale è i fenomeno migratorio, che ogni anno portava, attraverso i tratturi, pastori e migliaia di capi di bestiame dai monti dell’Abruzzo ai pascoli della Puglia.

Alloggi:

  • La Stazione Affittacamere – C.da Lama Guarnieri, 1

  • La Piazzetta – P.zza Giacomo Matteotti, 14

  • A Casa nostra – Residenza di Charme – Viale Ripandelli, 87

Autore dell'articolo: gestione