Via Appia

168 Km in 8 Tappe da Roma al Garigliano. La grande Via Appia servì l’Impero nelle sue vitali comunicazioni con la Grecia e l’Asia, con la Sicilia e l’Africa, per secoli e secoli. I crociati la percorsero fino a Brindisi, come l’avevano percorsa migliaia di pellegrini per giungere a Gerusalemme prima che l’Ungheria divenisse cristiana e che si potesse seguire la via del Danubio.“Paolo Rumiz sottolinea anche come l’Appia, a differenza di altri cammini famosi come quello di Santiago, sia “leggibile” in entrambi i sensi: verso Oriente come il percorso laico che facevano i Romani e verso Occidente come la religiosa verso Roma di San Pietro e San Paolo. “Inoltre – spiega Rumiz – è anche un incredibile sintesi della storia italiana, si trovano le tracce di tutti: dai Greci, i Romani e i Sanniti fino all’esilio di Sandro Pertini e la linea Gustav passando per i califfati islamici e gli Svevi”. “

La Regina Viarum, cosi chiamata anticamente la Via Appia, è la più nota e importante tra le vie consolari romane, è un susseguirsi, da Roma al Garigliano, di elementi archeologici, di ville storiche, di scorci suggestivi che incorniciano cittadine, campi e monti. Era uno degli assi di comunicazione più importanti al tempo degli antichi Romani: costruita fra il quarto e il terzo secolo avanti Cristo, collegava Roma, passando attraverso la Campania, fino all’importante porto di Brindisi. Ancora oggi la via Appia è una strada molto trafficata, ma fortunatamente non segue, nel suo tratto iniziale, il percorso antico e la meta finale è la foce del fiume Garigliano.

Attualmente si sta sviluppando un progetto di valorizzazione e messa a sistema del cammino lungo l’antico tracciato romano dell’Appia con l’idea di fare dell’antico tracciato dell’Appia un attrattore culturale a fine di recuperare e valorizzare un’ infrastruttura storica ma anche per potenziare i sistemi economici dei territori attraversati dall’antica strada. Il progetto ha come obiettivo la piena fruizione turistica ed un rafforzamento dell’offerta culturale valorizzando l’importanza dei cammini.

Itinerario

Tappa 1: da Roma a Santa Maria delle Mole

La tappa ripercorre il tracciato della Regina Viarum partendo dal centro storico di Roma, dall’area dell’antica Porta Capena. I viaggiatori di ogni epoca hanno incontrato lungo il percorso resti monumentali di età romana, come le Terme di Caracalla e il Circo di Massenzio, il Mausoleo di Cecilia Metella e Villa dei Quintili. Questo era anche l’itinerario percorso dai pellegrini diretti alle tombe dei martiri con l’intento di visitare i luoghi legati agli Apostoli, Pietro e Paolo.

Tappa 2.a : da Santa Maria delle Mole ad Albano Laziale

Questa è la tappa più breve dell’intero percorso. Superata Frattocchie, si sale fino ad Albano e tra salite e discese si attraversano i Colli Albani fino ad arrivare a Genzano lungo l’antica Appia, che non sempre conserva il nome originario.

Tappa 2.b: da Albano Laziale a Genzano di Roma

Questa è la tappa più breve dell’intero percorso. Superata Frattocchie, dove c’era l’antica Bovillae, si sale fino ad Albano, vivace cittadina ricca di testimonianze antiche. Tra lente salite e ripide discese si attraversano i Colli Albani fino a Genzano lungo l’antica Appia, che non sempre conserva il nome originario.

Tappa 3: da Genzano di Roma a Cisterna di Latina

Lasciandovi alle spalle il centro urbano di Genzano e seguendo le tracce degli antichi basoli il tracciato antico resiste tenace alle prove del tempo, ancora ben riconoscibile per la presenza di miliari, castelli, antiche osterie, ponti e incredibili tratti di strada basolata da riscoprire animati da curiosità e spirito di avventura.
Solo quando l’antica Appia si immette nella SS7 il vecchio tracciato si perde. Ne rimangono poche tracce, ma spesso il passaggio non è consentito.

Tappa 4: da Cisterna di Latina a Borgo Faiti

Tra il mare e i monti Lepini e Ausoni si estende pianura pontina, un tempo zona paludosa e malsana oggi si presenta come un paesaggio rurale con vaste piantagioni, allevamenti di bufale e filari di pini che costeggiano la Via Appia moderna. In questo primo tratto di Agro Pontino è possibile ritrovare le più importanti attestazioni del passaggio di San Paolo lungo l’Appia antica quando venne condotto come prigioniero a Roma. In questa tappa la Regina Viarum assume l’aspetto di un vero e proprio cammino religioso, dove storia e devozione si fondono lungo questo rettifilo millenario.

Tappa 5: da Borgo Faiti a Terracina

La Via Appia continua il suo percorso attraverso la Pianura Pontina incontrando le strade e i canali della bonifica. Ai lati dell’Appia si distendono filari di pini, di eucalipti e lunghe serre ed antichi cippi miliari, ponti e casali lungo tutto il percorso fino alle porte di Terracina. Salendo nella città vecchia, al termine della tappa, ci si rimette sulla Regina Viarum.

Tappa 6: da Terracina a Fondi

Lasciandosi il mare alle spalle si segue la collinare che sovrasta la Piana di Fondi con il suo ampio e frastagliato lago costiero. Si oltrepassa il confine tra lo Stato Pontificio e il Regno di Napoli fino ad addentrarsi nei territori abitati e attraversati anticamente dalle popolazioni italiche e si giunge a Fondi.

Tappa 7: da Fondi a Formia

Lasciando Fondi alle spalle si segue una variante tra serre e campi coltivati fino a raggiungere il tratto dove la via Appia antica attraversa le Gole di Sant’Andrea. Lungo il tracciato romano si susseguono elementi architettonici cinquecenteschi e borbonici, come il fortino che fu teatro delle gesta del Fra Diavolo. Proseguendo verso Itri, si scende fino a Formia, dove era ubicata la villa di Cicerone.

Tappa 8: da Formia al Garigliano

Questa tappa si sviluppa tra Formia e il sito archeologico di Minturnae. Nella prima parte, è visibile il Golfo di Gaeta e a breve distanza, l’area verde del Parco di Gianola-Scauri. La meta finale è la foce del fiume Garigliano, confine tra Lazio e Campania, dove correva la Linea Gustav che divise in due l’Italia durante il secondo conflitto mondiale. La fine del cammino è preannunciata dai resti di un antico acquedotto per concludersi alla vista di un imponente ponte borbonico.

Luoghi attraversati

Santa Maria delle Mole:

E’ un centro abitatofrazione del comune di Marino, in provincia di Roma, nell’area dei Castelli Romani

Alloggi:

  • Residence Vila savoia – Via Mazzini, 44 (Marino)
  • 1816 Guest House – Villa della Torre Messer Paoi, 1 (Marino)

Albano Laziale:

È uno dei comuni più importanti dei Castelli Romani, e il centro più animato commercialmente.[5] Sede vescovile suburbicaria fin dal V secolo, storico principato della famiglia Savelli e dal 1699 al 1798 possesso inalienabile della Santa Sede, ospita anche la sezione distaccata del tribunale circondariale di Velletri. Il territorio di Albano è in parte incluso nel Parco regionale dei Castelli Romani. Il comune comprende due popolose frazioni: CecchinaPavona.

Alloggi:

  • Core Home – Via Settimio Severo, 10
  • Appartamento Trilussa – Via Trilussa, 62

Genzano di Roma:

Conglomerato urbano sorto sul fianco esterno, sud-occidentale del cono vulcanico che racchiude il lago di Nemi. La zona è molto bella dal punto vista naturalistico.

Il centro venne costruito intorno ad un castello di difesa nel 1235, che era a guardia dell’omonimo lago. Castello trasformato nel XVII secolo, dalla famiglia Cesarini, in villa patrizia di cui non rimane che una torre cilindrica. Questo fu poi possedimento, prima dei monaci cistercensi dell’abbazia delle Tre Fontane, a Roma, poi degli Orsini, ed infine della famiglia Colonna.

Alloggi:

  • Agriturismo Monte due Torri – Via Montegiove, 77
  • Vivere il Borgo – Via Marco Moscato, 48

Cisterna di Latina:

Posta sulla Via Appia, lungo l’itinerario di San Paolo verso Roma, nacque probabilmente dall’insediamento romano di Tres Tabernae, ricordato negli Atti degli Apostoli come una delle due località pontine, oltre a Forum Appii, dove il Santo incontrò i primi gruppi di cristiani.

Alloggi:

  • Villa Laura – Corso della Repubblica , 71
  • Hotel degli Aranci*** – Via Appia Km 54

Borgo Faiti:

E’ una città di fondazione, nata nell’agro pontino a seguito della bonifica integrale delle paludi pontine operata durante il regime fascista. Si tratta di un piccolo borgo rurale costituito da un centro urbanizzato e da una vasta area agricola.

Alloggi:

  • Foro Appio Mansio Hotel*** – Via Appia 6 Km 72.800
  • Agriturismo l’Ovile – Strada statale 156 dei Monti Lepini, 47

Terracina:

La Città di Terracina è situata nell’agro pontino, in prossimità della foce del fiume Amaseno, sulla costa tirrenica del golfo di Gaeta. Essa si sviluppa da una propaggine del Monte Sant’Angelo (Monti Ausoni), dove giace il centro storico, fino al lungomare Circe.

Alloggi:

  • Hotel Albatros **** – Via Manzoni 18/A
  • B&B Dimora di Traiano – Via Traiano, 8

Fondi:

La cittadina, che ha avuto origine intorno al X-IX sec. a.C., si trova lungo la via Appia, una delle strade più importanti dell’impero romano. L’attuale centro urbano rispecchia lo schema delle antiche città romane, con il cardo e il decumano che si incrociano ortogonalmente.
Le campagne di Fondi sono state per secoli oggetto di bonifca, in quanto vi sono presenti circa venti sorgenti naturali e ben tre laghi

Alloggi:

  • B&B L’Antipapa – Via Ippolito de’Medici
  • B&B de Conte al Vicoletto – Via Massimo D’Azeglio, 9

 

Formia:

Adagiata sul golfo di Gaeta sul mar Tirreno di fronte e alle spalle dei monti Aurunci. Formia si sviluppa su una superficie di 73 chilometri quadrati all’interno del Parco Naturale dei monti Aurunci, ed è al centro di luoghi affascinanti e confina con Gaeta, Itri, Minturno – Scauri e Spigno Saturnia. Inoltre è punto di partenza di aliscafi diretti alle isole di Ponza e Ventotene. 

Alloggi:

  • Grand Hotel Fagiano Palace*** – Via Appia Lato Napoli, 80
  • Hotel Del Golfo** – Piazza IV Novembre, 1

Sant’Andrea del Garigliano:

l centro più antico domina dalla collina la vallata interna. Si scorgono ancora le mura e le torri circolari, che svettano sulle case che le hanno in parte inglobate. La svettante torre civica con l’orologio era in origine il campanile di un’antica chiesa. Sul colle di fronte, progressivamente sta sorgendo il nuovo centro urbano, presso la chiesa di San Benedetto. Circa la metà degli abitanti risiede nel centro, l’altra metà nelle contrade della campagna. Il paese è posizionato tra il fiume Garigliano e la dorsale orientale dei Monti Aurunci. Il Comune rientra nella Valle dei Santi.

Alloggi:

  • Bosco D’Olmi Country house – Via Bosco D’Olmi, 41

Autore dell'articolo: gestione